Carnevale: il momento giusto per recuperare antiche tradizioni e concedersi il piacere di un dolce tipico che piace a grandi e piccini: le frittelle o, in veneto, ‘e frìtoe.
In giro se ne trovano di ogni genere: fritte o cotte in forno, farcite o non, ma la magia di un dolce come questo, preparato in casa, è una gioia da non perdere.
Questa è la ricetta delle tipiche frittelle veneziane scritta nel XVI secolo da Bartolomeo Scappi, cuoco di Papa Pio V, e vendute nelle “malvasie”, le antiche botteghe dove si vendevano appunto frittelle e vino o nelle calli dai “fritoleri” e diventate dolce “nazionale” dello Stato Veneto nel Settecento.
Oggi questa ricetta spesso viene modificata sostituendo all’acqua una doppia dose di latte e aggiungendo all’impasto i tuorli d’uovo. Inoltre, è d’obbligo aggiungere che raramente si trovano frittelle con il cedro candito e la cannella.
La ricetta tradizionale delle frittelle veneziane:
– 500 g di farina
– 40 g di lievito di birra
– 1/2 bicchiere di acqua tiepida
– 50 g di zucchero vanigliato
– 50 g di pinoli, 100 g di uvette e 50 g di cedro candito e tritato per la farcitura
– 2 bicchierini di rum
– buccia grattuggiata di 1 limone
– cannella in polvere q.b.
– zucchero a velo o semolato q.b.
– olio q.b.
– sale q.b.
Lasciate a bagno le uvette nel rum.
Mettete la farina in una ciotola e, mescolando bene, aggiungete il lievito sciolto nell’acqua tiepida.
Unite lo zucchero, il sale, la buccia grattugiata del limone, i pinoli, le uvette con il liquore, il cedro e la cannella.
Lavorate a lungo il composto e lasciatelo lievitare coperto per circa quattro ore.
Lavorate di nuovo la pastella aggiungendo, se occorre, altra acqua o latte per ottenere una consistenza più fluida.
Friggete la pastella a cucchiaiate nell’olio bollente, sgocciolate le frìtole, asciugatele su carta assorbente e spolverizzatele con lo zucchero.
…Buon appetito!